3 Febbraio 2016 -

HEATED GLOVES (2016)
di William English

Il cinema spesso si nutre dei personaggi che intrinsecamente raccontano una storia e nello stesso modo di esistere la definiscono. Il capitano Maurice Seddon era un eccentrico inglese, un inventore direbbe lui, o forse solamente un folle sognatore che nell’idea stessa del poter dare vita a qualcosa cercava la propria di vita. Nella sua carriera, di quello che definiremmo oggi scienziato pazzo, inventò prima dei guanti e poi una tuta riscaldati elettricamente tramite una serie di serpentine e resistenze che (collegate a batterie vagamente trasportabili) consentivano un riscaldamento completo del corpo. Ma Seddon non si fermò alla mera invenzione, volle divulgarla per molteplici motivi (a incominciare dalla possibilità di diminuire drasticamente le emissioni inquinanti degli impianti casalinghi) e così contribuire in minima, ma significativa, parte al progresso dell’umanità tutta.

Durante buona parte degli anni sessanta e settanta girò le televisioni di mezzo mondo con interviste e dimostrazioni empiriche di tale congegno, quasi trattato come stesso fenomeno da baraccone chiamato a intrattenere un pubblico catodico generalista, senza essere contestualizzato con il minimo credito scientifico. Eppure Seddon (che arrivò pure al David Letterman Show) il suo risultato lo stava ottenendo con la visibilità di quello stesso prodotto, in barba alla voracità stessa dei media su cui apparentemente veniva utilizzato, ma che in realtà era lui stesso ad utilizzare. Proprio attraverso quell’esposizione di popolarità Seddon riuscì a finanziare il suo sogno, ovvero una casa isolata e caotica da vivere come inventore, collezionista ed erborista, sviluppando un modo del tutto unico e autonomo di vita, per poter conoscere e catalogare tutte le impressioni che lui stesso riceveva dal mondo.

Questo documentario, anche per questi motivi, si pone anzitutto come documento sincero, dolce e vivo dell’esistenza di Seddon, quasi parallelo alla sua stessa esperienza esistenziale e creativa. L’autore, William English intimo amico dell’inventore, lo guarda e lo gira continuamente mutando i supporti (si apre in 16mm e si chiude con uno smartphone) come se la stessa riproducibilità tecnologica della sua immagine fosse unicamente una variazione del modo di registrare immagini nel secondo novecento. Così ne deriva un film scomposto, ribelle e bizzarro, che alterna narrazione diaristica a repertorio televisivo, il pubblico ed il privato donchichottesco di un uomo che non si arrende, definendone uno splendido omaggio memoriale ed umanista, come un saggio archeologico sperimentale. In ogni frammento delle parole di Seddon rivive uno stupore infantile, puro e spensierato, e un invito (anche ora, nella sua assenza) a scoprire noi stessi per scoprire altro, a rispettare ciò che siamo come i nostri oggetti più futili, perchè anche loro è la nostra identità, pure in un improbabile guanto riscaldato.

Erik Negro

“Heated Gloves” (2015)
118 min | Documentary | UK
Regista William English
Sceneggiatori William English
Attori principali Maurice Seddon
IMDb Rating N/A

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