19 Maggio 2015 -

RAMS (2015)
di Grímur Hákonarson

Un’irraggiungibile valle rurale islandese, due fratelli vivono in case confinanti ma da anni non si parlano: solo nella difficoltà più estrema cercheranno di unire le proprie forze. Grímur Hákonarson, con RAMS – Storia di due fratelli e otto pecore selezionato in Un Certain Regard a Cannes, pare disegnare le storie di Gummi e Kiddi mentre cercano di scongiurare il disastro, quando una malattia letale infetta le pecore di quest’ultimo e le autorità sanitarie decidono così di sterminare tutte quelle della zona. Si vive in una condizione esistenziale continua, un quadro aperto sul gelo e sulle piccole soddisfazioni e derive (il premio per il migliore montone dell’anno, le sbronze collettive, le aggregazioni spontanee) in un habitat quasi medioevale, dove la sopravvivenza spesso è legata al dolore, come alla sofferenza stessa del dare il senso a vite che paiono incapsulate nel loro stesso destino inquieto e balordo.

Un cinema da camera di cui è imprescindibile una chiave di lettura contestuale della produzione aristica islandese, e della storica drammaturgia nordica tutta, legato a una commistione continua di dettagli per definire le sagome di vite allo sbando, di anime sempre più chiuse, che solo sul baratro del disastro riescono finalmente a comprendersi, fino alla fine. Gli orologi sembrano correre al contrario, il tempo è stilizzato e rarefatto quasi dovesse apparentemente scongelare una storia antica di fratellanza nella potenza cumulativa e silenziosa di tutti quei momenti timidamente osservati. Così la sceneggiatura fluisce pian piano, trattiene i personaggi, fino a farli scoppiare al cospetto del loro fato, attraverso un umorismo che diviene un paesaggio umano desolante di cui ben presto ci si rende partecipi e quasi coinvolti.

Un film piccolo piccolo, che parla alla propria terra, una resistenza contro il destino e in un certo senso la società. Man mano che il film procede nei campi lunghi come nelle loro casette, nel sole notturno come nelle tormente di neve, il loro rapporto che pareva insanabile si riallaccia in uno spazio di splendida dolcezza ed umanità. Non sapremo mai se le pecore si salveranno e se nemmeno loro sopravviveranno alla follia che li ha portati tra quelle montagne a guardare la loro valle oramai quasi disabitata. Un ultimo viaggio di dove anche la natura pare ostile, si pone come ostacolo romantico e necessario forse proprio alla sua riaffermazione, perché l’amicizia serve proprio a salvar(ci).

Erik Negro

“Rams” (2015)
93 min | Drama | Iceland / Denmark / Norway / Poland
Regista Grímur Hákonarson
Sceneggiatori Grímur Hákonarson
Attori principali Sigurður Sigurjónsson, Theodór Júlíusson, Charlotte Bøving, Jon Benonysson
IMDb Rating 7.5

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